Borse Oggi: Dove Investire Martedì 16 Aprile 2024


L’amministrazione Biden ha annunciato che concederà fino a 6,4 miliardi di dollari alla società sudcoreana Samsung per espandere i suoi impianti di produzione di semiconduttori nel Texas centrale, come parte di un’iniziativa più ampia per incrementare la produzione di chip negli Stati Uniti.

Questo finanziamento proviene dal Chips and Science Act del 2022 e sosterrà lo sviluppo di due impianti di produzione di chip, un centro di ricerca e un impianto di confezionamento a Taylor, in Texas. Il segretario al Commercio Gina Raimondo ha sottolineato che questa iniziativa consentirebbe a Samsung di espandere il suo impianto di semiconduttori di Austin, migliorando così la produzione di chip cruciali per l’industria aerospaziale, della difesa e automobilistica e rafforzando la sicurezza nazionale.

Il Segretario Raimondo ha inoltre sottolineato che questi investimenti mirano a ristabilire gli Stati Uniti come leader non solo nella progettazione di semiconduttori ma anche nella produzione, nel packaging avanzato e nella ricerca e sviluppo.

Il co-CEO di Samsung Kyung Kye Hyun ha osservato che l’espansione è orientata a soddisfare l’aumento della domanda da parte dei clienti statunitensi di prodotti avanzati come i chip AI, con strutture dotate di tecnologie di elaborazione all’avanguardia. Si prevede che la produzione inizierà nel 2026, con risultati iniziali incentrati su chip da 4 nanometri, per poi espandersi fino a chip da 2 nanometri.

Questa mossa strategica fa parte degli sforzi del governo americano per ridurre la dipendenza dalla produzione di chip da Cina e Taiwan, rafforzando la posizione degli Stati Uniti nella fornitura e nella sicurezza globale dei semiconduttori.

Migliori Azioni da Comprare Oggi 16 Aprile 2024

Migliori Azioni da comprare 16 Aprile

Azioni TIM


In una recente intervista al Sole24Ore, l’amministratore delegato di TIM Labriola ha espresso fiducia nel finalizzare la vendita di NetCo entro giugno, sottolineando che l’estensione della fase di pre-notifica suggerisce che importanti questioni sono state affrontate, mitigando la necessità di un’indagine di fase 2 da parte della DGCOMP. Questa mossa semplificherebbe la partecipazione di TIM ai processi di consolidamento e ai potenziali accordi tra NetCo e Open Fiber, senza la necessità di vendere TIM Brasil. Dal punto di vista finanziario, TIM anticipa fino a 5 miliardi di euro da guadagni relativi a qualsiasi coinvestimento NetCo e Open Fiber, dalla vendita di Sparkle e dai fondi relativi al rimborso del “canone” del 1998 da parte del governo. Le strategie future potrebbero includere la conversione di azioni di risparmio ed eventualmente il perseguimento di fusioni, acquisizioni o dividendi aggiuntivi una volta raggiunta un’adeguata leva finanziaria. Inoltre, TIM non sta valutando la vendita di alcuna parte di TIM Enterprise ma rimane aperta a possibili acquisizioni che potrebbero essere finanziate tramite capitale proprio.

Sul fronte della corporate governance, ASATI, associazione di piccoli azionisti, ha ritirato la lista dei candidati al consiglio di amministrazione per sostenere la lista del consiglio uscente e la riconferma dell’amministratore delegato Pietro Labriola. Inoltre, TIM ha annunciato un’offerta pubblica di scambio di obbligazioni da completare entro la fine di aprile, nell’ambito dell’offerta di acquisizione di KKR per NetCo, mirata a obbligazioni per un totale di 8,5 miliardi di euro con scadenza dal 2026 in poi. Nei rapporti di lavoro, TIM ha negoziato con successo con i sindacati l’applicazione della “solidarietà difensiva” fino al 30 giugno 2025, che ridurrà l’orario di lavoro del 13,84% per circa 23.000 dipendenti in specifiche filiali, con una riduzione minore per circa 8.500 tecnici e progettisti sul campo. La decisione di ASATI di sostenere i candidati del consiglio attuale è stata accolta positivamente, anche se l’esito finale dell’Assemblea generale annuale dipende in larga misura dalla posizione di voto di Vivendi, soprattutto considerando il basso tasso di partecipazione previsto.

Azioni Fincantieri


Il titolo Fincantieri (FCT.MI) ha registrato un significativo trend al rialzo, guadagnando il 2% e raggiungendo il livello più alto da giugno 2021, con una serie positiva di nove settimane consecutive pari ad un aumento del 5,30%. Tuttavia, sono in corso sfide nelle trattative tra Leonardo (LDO.MI) e Fincantieri riguardo alla potenziale acquisizione di WASS, una controllata di Leonardo specializzata in siluri e sonar. Le trattative sono in fase di stallo a causa di disaccordi sulla valutazione di WASS, stimata tra 200 e 300 milioni di euro, e sull’ambito delle attività di WASS da includere nell’operazione, attualmente parte di una divisione interna a Leonardo. Questa impasse starebbe ritardando le possibili operazioni di rafforzamento patrimoniale di Fincantieri legate a fusioni e acquisizioni, con voci che suggeriscono un possibile aumento di capitale o l’emissione di un bond convertibile.

Gli analisti di mercato, compresi quelli di Equita, ritengono probabile l’accordo tra Fincantieri e Leonardo, nonostante la sua complessità, dato il forte impegno di Fincantieri nel rafforzare la propria posizione nel settore sottomarino e la visione di Leonardo degli asset WASS come non core, che potrebbe liberare risorse per altre opportunità. Da inizio 2024 il titolo Fincantieri è cresciuto del 41% a fronte del rialzo del 12,0% dell’indice FTSEMIB. Le attuali valutazioni degli analisti di Bloomberg non mostrano raccomandazioni di acquisto, cinque prese e due vendite, con un prezzo obiettivo di 0,53 euro. L’andamento a lungo termine del titolo è stato ribassista dal 2018 al 2020, seguito da una fase laterale negli ultimi due anni, ma un recente breakout suggerisce una potenziale fase rialzista con obiettivi ambiziosi intorno a 1,50 euro, il picco del 2018. La chiusura sopra 0,71 euro ha innescato una nuova strategia long con un target di negoziazione di 0,85 euro, incoraggiando gli investitori ad accumulare sui pullback.

Le Azioni Tesla sono sotto osservazione dopo il licenziamento di 14.000 dipendenti


Tesla sta attualmente subendo significativi cambiamenti organizzativi, inclusa la riduzione della forza lavoro globale di oltre il 10%, come parte di una strategia per ridurre i costi e aumentare la produttività in un contesto di vendite in calo e maggiore concorrenza nel mercato dei veicoli elettrici (EV). Elon Musk, CEO di Tesla, ha affermato che l’azienda deve razionalizzare ogni pochi anni per prepararsi alle future fasi di crescita. Questa decisione segue una tendenza di licenziamenti iniziata intorno al 2022, spinta dalle preoccupazioni espresse da Musk per l’economia. Nonostante questi tagli, la forza lavoro di Tesla è cresciuta da circa 100.000 alla fine del 2021 a oltre 140.000 entro la fine del 2023. Inoltre, l’annuncio includeva la partenza di due dirigenti senior, Drew Baglino, capo dello sviluppo delle batterie, e Rohan Patel, vice presidente delle politiche pubbliche, che ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori sull’attuale traiettoria dell’azienda e sulla futura leadership.

Nel contesto più ampio degli aggiustamenti strategici di Tesla, ci sono stati cambiamenti nei progetti pianificati e nelle linee di prodotti. Recentemente, secondo quanto riferito, Tesla ha demolito un veicolo economico promesso da tempo, il Modello 2, che avrebbe dovuto rappresentare un significativo motore di crescita nel segmento del mercato di massa, con un prezzo potenzialmente di circa $ 25.000. A seguito di una nota trapelata, Musk ha negato la cancellazione sui social media senza fornire ulteriori dettagli, lasciando ambiguo lo status del progetto. Oltre a questi cambiamenti interni, Tesla ha anche segnalato un calo delle consegne globali di veicoli per la prima volta in quasi quattro anni, indicando una lotta per stimolare la domanda nonostante le riduzioni dei prezzi. Questo rallentamento si sta verificando mentre Tesla si trova ad affrontare la forte concorrenza di aziende cinesi come BYD e Xiaomi, che stanno introducendo modelli più convenienti, sfidando la posizione dominante di Tesla sul mercato.

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Investire in ETF di intelligenza artificiale

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